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Intro:
            

            

            

            

           
Ah, questa poi!
         
Sento di star per vivere
               
 E nello stesso momento
                        
Tremila riluttanti col lunghissimo mento
                           
E i denti scricchiolanti avidamente
                 
Tremila debuttanti sfondano
           
 Contemporaneamente
                        
Le quattro pareti nemmeno tanto ingenuamente
                   
 Perché non c'erano segnali di divieti
           
Ah, questa poi!
         
Sento di star per vivere
            
 E i villini camminano

             
 Dopo i pranzi con l'inquilino
                   
In bocca stuzzicante
        
Anzi tutte le belle pancione
                       
Dovrebbero fregiarsi di un balcone

         
Ah, come sono triste!
        
Mi mangerei oltre il pasto
           
 Le liste dei vini
                        
Se fossero di sfoglie coi croccantini
             
 Al posto delle scritte
                                
Avrei una voglia, un taglietto d'affetto
             
 Cosa sento? Ma niente
                
Un affetto non si prova
               
 S'indossa direttamente
                        
Ah, come siamo vivi, come tutto accade
               
 Per tutt'altri motivi!

            

            

           
Mettiti nei tuoi panni
             
Dove sei più aleatoria
          
Siamo nella preistoria
             
Ecco una frase che durerà

                
Sapessi tu come me ne ricordi un'altra
                         
Della quale non ho alcun ricordo
                 
Perché non avemmo motivi
                 
Nemmeno di disaccordo
              
Anzi come i lati
               
Di un triangolo isoscele
                    
Non avemmo motivo di conoscerci...
                
Ma sento un tepore carnale che cresce
                
Sarà un saldatore che al naso mi unisce

    

                         
Ah, come sono vivace, come uno che tace!
        
 E ci si domanda
                       
Chi ha fiatato ed ognuno si voltò dall'altro lato
            
  Credendo di aver pronunciato
                                 
Lui stesso quella frase, chi ha parlato è l'autista
                 
 Che pronuncia il discorso
                    
 Più lungo che esista
                         
Al ritorno la strada restò sola
               
 E le corsie incontrandosi
                  
Non dissero nemmeno  una parola
           
Ah, questa poi!
        
Sto per vivere di fresco
      
 E me ne esco
         
Uno da una parte
                             
Uno dall'altra la commedia dell'arte

                     

                         
Ah, come sono vivace, come uno che tace!

   

            

            

        

## Credits

BATTISTI LUCIO, VERONESE GRAZIA LETIZIA, PANELLA PASQUALE © AQUILONE SRL