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La Città Vecchia

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Accordi La Città Vecchia

                   
Nei quartieri dove il sole del buon Dio
          
non dà i suoi raggi
                   
ha già troppi impegni per scaldar la gente
       
d'altri paraggi...
             
una bimba canta la canzone antica
     
della donnaccia
                     
quel che ancora non sai tu lo imparerai
                 
solo qui fra le mie braccia.
               
E se alla sua età le difetterà
    
la competenza
             
presto affinerà le capacità
       
con l'esperienza.
                
Dove sono andati i tempi d'una volta
   
per Giunone,
              
quando ci voleva per fare il mestiere
                 
anche un po' di vocazione ?

Intermezzo:

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Una gamba qua, una gamba là
     
gonfi di vino
                
quattro pensionati mezzo avvelenati
    
al tavolino.
             
Li troverai la' col tempo che fa
       
estate e inverno
               
a stratracannare, a stramaledir
                       
le donne, il tempo ed il governo.
            
Loro cercan là la felicità
           
dentro a un bicchiere
             
per dimenticare d'esser stati presi
      
per il sedere.
               
Ci sarà allegria, anche in agonia
     
col vino forte
              
porterà sul viso l'ombra di un sorriso
                 
fra le braccia della morte.


                
Vecchio professore cosa vai cercando
       
in quel portone
              
forse quella che sola ti può dare
   
una lezione.
                  
Quella che di giorno chiami con disprezzo
     
pubblica moglie
                 
quella che di notte stabilisce il prezzo
      
alle tue voglie.
              
Tu la cercherai, tu la invocherai
       
più di una notte
                 
ti alzerai disfatto rimandando tutto
     
al ventisette.
                
Quando incasserai, dilapiderai
     
mezza pensione
            
diecimila lire per sentirti dire:
                  
"micio bello e bamboccione".


             
Se t'inoltrerai lungo le calate
       
dei vecchi moli
                   
in quell'aria spessa, carica di sale
        
gonfia di odori
              
lì ci troverai i ladri, gli assassini
       
ed il tipo strano
                   
quello che ha venduto per tremila lire
            
sua madre ad un nano.
            
Se tu penserai e giudicherai
       
da buon borghese
              
li condannerai a cinquemila anni
    
più le spese
            
ma se capirai, se li cercherai
    
fino in fondo
               
se non sono gigli son pur sempre figli
              
vittime di questo mondo.

## Credits

DE ANDRE' FABRIZIO © LA CASCINA ED. MUS SAS, LEONARDI EDIZIONI S.R.L.