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Canzone delle Osterie di Fuori Porta

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Accordi Canzone delle Osterie di Fuori Porta

Intro:
              

                     
Sono ancora aperte come un tempo 
                         
le osterie di fuori porta
                      
Ma la gente che ci andava a bere fuori 
                      
o dentro è tutta morta
                     
 Qualcuno è andato per età, 
                      
 qualcuno perché già dottore
                                                                         
 E insegue una maturità, si è sposato, fa carriera 
                              
ed è una morte un po' peggiore

                        
Cadon come foglie o gli ubriachi 
                             
sulle strade che hanno scelto
                     
Delle rabbie antiche non rimane 
                             
che una frase o qualche gesto
                       
 Non so se scusano il passato 
                      
 per giovinezza o per errore
                      
 Non so se ancora desto in loro, 
                
se m'incontrano per forza, 
                        
la curiosità o il timore

      

                       
Io ora mi alzo tardi tutti i giorni, 
                        
tiro sempre a far mattino
                          
Le carte, poi il caffè della stazione 
                         
per neutralizzare il vino
                      
 Ma non ho scuse da portare, 
                      
 non dico più d'esser poeta
                  
 Non ho utopie da realizzare: 
                    
stare a letto il giorno dopo 
                        
è forse l'unica mia meta

                       
Si alza sempre lenta come un tempo 
                       
l'alba magica in collina
                     
Ma non provo più quando la guardo 
                       
quello che provavo prima
                    
 Ladri e profeti di futuro 
                         
 mi hanno portato via parecchio
                           
 Il giorno è sempre un po' più oscuro, 
                           
sarà forse perché è storia, 
                           
sarà forse perché invecchio

                         
Ma le strade sono piene di una rabbia 
                             
che ogni giorno urla più forte
                       
Son caduti i fiori e hanno lasciato 
                    
solo simboli di morte

      

                   
 Dimmi se son da lapidare 
                    
 se mi nascondo sempre più
                                 
 Ma ognuno ha la sua pietra pronta e la prima, 
                            
non negare, me la tireresti tu
                      
Sono più famoso che in quel tempo 
                   
quando tu mi conoscevi
                   
Non più amici, ho un pubblico 
                               
che ascolta le canzoni in cui credevi

      

                
 E forse ridono di me, 
                           
 ma in fondo ho la coscienza pura
                 
 Non rider tu se dico questo, 
                  
ride chi ha nel cuore l'odio 
                      
e nella mente la paura

      

                  
Ma non devi credere che questo 
                          
abbia cambiato la mia vita
                       
È una cosa piccola di ieri 
                      
che domani è già finita
                           
 Son sempre qui a vivermi addosso, 
                           
 ho dai miei giorni quanto basta
                         
 Ho dalla gloria quel che posso, 
                    
cioè qualcosa che andrà presto, 
                          
quasi come i soldi in tasca
                      
Non lo crederesti, ho quasi chiuso 
                            
tutti gli usci all'avventura
                        
Non perché metterò la testa a posto,
                       
ma per noia o per paura

      

                    
 Non passo notti disperate 
                                   
 su quel che ho fatto o quel che ho avuto
                                   
 Le cose andate sono andate ed ho per unico rimorso 
                          
le occasioni che ho perduto

              

                        
Sono ancora aperte come un tempo 
                         
le osterie di fuori porta
                      
Ma la gente che ci andava a bere fuori 
                     
o dentro è tutta morta
                         
 Qualcuno è andato per formarsi, 
                     
 chi per seguire la ragione
                    
 Chi perché stanco di giocare, 
                
bere il vino, sputtanarsi 
                             
ed è una morte un po' peggiore

      

## Credits

GUCCINI FRANCESCO © EMI MUSIC PUBLISHING ITALIA SRL