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Eskimo

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Accordi Eskimo

                    
Questa domenica in Settembre
                     
non sarebbe pesata così,
                        
l'estate finiva più "nature"
                    
vent'anni fa o giù di lì...
                                
Con l'incoscienza dentro al basso ventre
                              
e alcuni audaci, in tasca "l'Unità",
                                 
la paghi tutta, e a prezzi d' inflazione,
                          
quella che chiaman la maturità...
           
                         
Ma tu non sei cambiata di molto
                                
anche se adesso è al vento quello che
                          
io per vederlo ci ho impiegato tanto
                       
filosofando pure sui perchè,
                           
ma tu non sei cambiata di tanto
                         
e se cos'è un orgasmo ora lo sai
                               
potrai capire i miei vent' anni allo----ra,
                    
i quasi cento adesso capirai...

            

                           
Portavo allora un eskimo innocente
                       
dettato solo dalla povertà,
                     
non era la rivolta permanente:
                              
diciamo che non c'era e tanto fa
                          
Portavo una coscienza immacolata
                           
che tu tendevi a uccidere, però
                      
inutilmente ti ci sei provata
                         
con foto di famiglia o paletò...
    
                        
E quanto son cambiato da allora
                    
e l'eskimo che conoscevi tu
                             
lo porta addosso mio fratello ancora
                                  
e tu lo porteresti e non puoi più,
                         
bisogna saper scegliere in tempo,
                      
non arrivarci per contrarietà:
                            
tu giri adesso con le tette al ve----nto,
                            
io ci giravo già vent'anni fa !
   
          

                           
Ricordi fui con te a Santa Lucia,
                         
al portico dei Servi per Natale,
                       
credevo che Bologna fosse mia:
                                  
ballammo insieme all'anno o a Carnevale
                                  
Lasciammo allora tutti e due un qualcuno
                                 
che non ne fece un dramma o non lo so,
                            
ma con i miei maglioni ero a disagio
                         
e mi pesava quel tuo paletò...
       
                         
Ma avevo la rivolta fra le dita,
                             
dei soldi in tasca niente e tu lo sai
                      
e mi pagavi il cinema stupita
                        
e non ti era toccato farlo mai !
                                   
Perchè mi amavi non l' ho mai capito
                        
così diverso da quei tuoi cliché,
                                   
perchè fra i tanti, bella, che hai colpi----to
                                      
ti sei gettata addosso proprio a me...
   
                          
Infatti i fiori della prima volta
                             
non c' erano già più nel sessantotto,
                       
scoppiava finalmente la rivolta
                            
oppure in qualche modo mi ero rotto,
                                  
tu li aspettavi ancora, ma io già urlavo
                               
che Dio era morto, a monte, ma però
                               
contro il sistema anch' io mi ribellavo
                          
cioè, sognando Dylan e i provos...
   
                      
E Gianni, ritornato da Londra,
                    
a lungo ci parlò dell' LSD,
                        
tenne una quasi conferenza colta
                            
sul suo viaggio di nozze stile freak
                       
e noi non l' avevamo mai fatto
                          
e noi che non l' avremmo fatto mai,
                             
quell' erba ci cresceva tutt' atto----rno,
                           
per noi crescevan solo i nostri guai...
    
        

                         
Forse ci consolava far l' amore,
                              
ma precari in quel senso si era già
                             
un buco da un amico, un letto a ore
                        
su cui passava tutta la città
                             
L'amore fatto alla "boia d' un Giuda"
                                      
e al freddo in quella stanza di altri e spoglia:
                         
vederti o non vederti tutta nuda
                             
era un fatto di clima e non di voglia!
    
                          
E adesso che potremmo anche farlo
                        
e adesso che problemi non ne ho,
                                
che nostalgia per quelli contro un muro
                             
o dentro a un cine o là dove si può...
                         
E adesso che sappiam quasi tutto
                        
e adesso che problemi non ne hai,
                            
per nostalgia, lo rifaremmo in pie---di
                              
scordando la moquette stile e l'Hi-Fi...
    
             

                       
Diciamolo per dire, ma davvero
                          
si ride per non piangere perchè
                                   
se penso a quella che eri, a quel che ero,
                                  
che compassione che ho per me e per te
                          
Eppure a volte non mi spiacerebbe
                          
essere quelli di quei tempi là,
                            
sarà per aver quindici anni in meno
                         
o avere tutto per possibilità...
        
                                   
Perchè a vent' anni è tutto ancora intero,
                              
perchè a vent' anni è tutto chi lo sa,
                        
a vent'anni si è stupidi davvero,
                                  
quante balle si ha in testa a quell' età,
                             
oppure allora si era solo noi
                            
non c'entra o meno quella gioventù:
                         
di discussioni, caroselli, ero----i
                            
quel ch'è rimasto dimmelo un po' tu...
     
                     
E questa domenica in Settembre
                         
se ne sta lentamente per finire
                         
come le tante via, distrattamente,
                       
a cercare di fare o di capire
                                
Forse lo stan pensando anche gli amici,
                                
gli andati, i rassegnati, i soddisfatti,
                              
giocando a dire che si era più felici,
                                    
pensando a chi s' è perso o no a quei party...
   
                              
Ed io che ho sempre un eskimo addosso
                      
uguale a quello che ricorderai,
                              
io, come sempre, faccio quel che posso,
                            
domani poi ci penserò se mai
                        
ed io ti canterò questa canzone
                        
uguale a tante che già ti cantai:
                           
ignorala come hai ignorato le a-----ltre
                    
e poi saran le ultime oramai...

          

## Credits

GUCCINI FRANCESCO © EMI MUSIC PUBLISHING ITALIA SRL