Analisi Accordi

Info rapide sulla canzone

Difficoltà: Medio
24 Accordi Unici
Accordi principali:
FA#
,
SI
,
MI

Tutti gli Accordi

RE#
RE#m
RE#m
MI
MI
FA#
FA#
FA#
FA#
SOL#
SOL#
SOL#m
LA#m
LA#m
LA

Cirano

Loading...
0

Accordi Cirano

Intro:
   

   

                    
Venite pure avanti, voi con il naso corto,
                     
signori imbellettati, io più non vi sopporto
                  
Infilerò la penna fin dentro al

vostro orgoglio
                       
perché con questa spada vi uccido
                     
quando voglio
                    
Venite pure avanti poeti sgangherati,
                   
inutili cantanti di giorni sciagurati,
                     
buffoni che campate di versi senza forza
                       
avrete soldi e gloria ma non avete scorza;
                      
godetevi il successo, godete finché dura
       
ché il pubblico è ammaestrato
  
e non vi fa paura
                       
e andate chissà dove per non pagar le tasse
                            
col ghigno e l'ignoranza dei primi della classe
                       
Io sono solo un povero cadetto di Guascogna
                      
però non la sopporto la gente che non sogna

                           
Gli orpelli? L'arrivismo? All'amo non

abbocco
                     
e al fin della licenza io non perdono
                                  
e tocco   io non perdono non perdono e tocco

    

                   
Facciamola finita, venite tutti avanti
                    
nuovi protagonisti, politici rampanti;
                     
venite portaborse, ruffiani e mezze calze,
                    
feroci conduttori di trasmissioni false
     
che avete spesso fatti
     
del qualunquismo un arte;
                     
coraggio liberisti, buttate giù le carte
                       
tanto ci sarà sempre chi pagherà le spese
                   
in questo benedetto assurdo bel paese
    
Non me ne frega niente
       
se anch'io sono sbagliato,
    
spiacere è il mio piacere,
   
io amo essere odiato;
    
coi furbi e i prepotenti
   
da sempre mi balocco
     
e al fin della licenza
               
io non perdono e tocco
                              
io non perdono non perdono e tocco

                                      
Ma quando sono solo con questo naso al piede
                                
che almeno di mezz'ora da  sempre mi precede
                                 
si spegne la mia rabbia e ricordo con dolore
                    
che a me è quasi proibito il sogno di
    
un amore;
                 
non so quante ne ho amate, non so
             
quante ne ho avute,
                          
per colpa o per destino le donne le
       
ho perdute
            
e quando sento il peso d'essere
        
sempre solo
                       
mi chiudo in casa e scrivo e
    
scrivendo mi consolo,
             
ma dentro di me sento che il grande
       
amore esiste,
                         
amo senza peccato, amo ma sono triste
                                    
perché Rossana è bella, siamo così diversi;
                                     
a parlarle non riesco, le parlerò coi versi

                    
le parlerò coi versi

                     
Venite gente vuota, facciamola finita
                       
voi preti che vendete a tutti un'altra vita;
                      
se c'è come voi dite un Dio nell'infinito
                       
guardatevi nel cuore, l'avete già tradito
                      
e voi materialisti, col vostro chiodo fisso
                         
che Dio è morto e l'uomo è solo in questo abisso,
                    
le verità cercate per terra, da maiali,
                      
tenetevi le ghiande, lasciatemi le ali;
                     
tornate a casa nani, levatevi davanti,
                          
per la mia rabbia enorme mi servono giganti
                           
Ai dogmi e ai pregiudizi da sempre non abbocco
                                    
e al fin della licenza io non perdono e tocco
                              
io non perdono non perdono e tocco

                                       
Io tocco i miei nemici col naso e con la spada
                                  
ma in questa vita oggi non trovo più la strada,
                            
non voglio rassegnarmi ad essere cattivo
                                  
tu sola puoi salvarmi, tu sola e te lo scrivo;
                                         
dev'esserci, lo sento, in terra in cielo o un posto
                         
dove non soffriremo e tutto sarà giusto
                               
Non ridere, ti prego, di queste mie parole,
                                      
io sono solo un'ombra e tu, Rossana, il sole;
                                 
ma tu, lo so, non ridi, dolcissima signora
                              
ed io non mi nascondo sotto la tua dimora
                                       
perché ormai lo sento, non ho sofferto invano,

                       
se mi ami come sono, 
    
per sempre tuo
    
per sempre tuo
    
per sempre tuo
               
Cirano

## Credits

GIANCARLO BIGAZZI, GIUSEPPE DATI, GUCCINI FRANCESCO © BMG RIGHTS MANAGEMENT (ITALY) S.R.L., EMI MUSIC PUBLISHING ITALIA SRL, SUGARMUSIC S.P.A., UVA FRAGOLA ED.MUS. SRL